Epifania: tradizione, significato e metafora del coaching!!!

Oggi, 6 gennaio, si festeggia l’Epifania del Signore, una festa cristiana celebrata 12 giorni dopo il Natale.

Il termine Epifania deriva dal greco e significa: “manifestazione, apparizione divina”. Con l’Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all’intera umanità, con la visita solenne e l’offerta di doni dei Magi.

Da Coach mi piace particolarmente questa festa, perché il suo significato mi riporta al viaggio che il Coachee intraprende attraverso il percorso di coaching. Come?

Semplice. Inizialmente, il cliente di un Life Coach ha un sogno, legato al miglioramento/cambiamento della sua vita, che vuole raggiungere. Durante il percorso di coaching farà delle magnifiche scoperte. Si manifesteranno, appunto, le sue potenzialità e apparirà, da sfumato sogno, un obiettivo concreto su cui lavorare con il Coach.

Inoltre, vi siete mai chiesti che c’entra la figura della Befana con l’Epifania cristiana?

Befana, in origine, significava appunto “epifania” dal greco Bifania e le sue origini sono pagane e legata al culto della Dea Diana. La Dea non era rappresentata ovviamente come brutta e vecchia, fu la Chiesa Cattolica dell’Alto medioevo che, per condannare i riti propiziatori pagani, “trasformò” la Befana in una strega brutta e vecchia. Da qui la tradizione del “Brusa la vecia” durante la festa dell’Epifania e dei roghi della befana con i quali oggi si brucia l’anno vecchio e si dà il benvenuto al nuovo.

Passato l’Alto Medioevo la Chiesa Cattolica, superato forse il periodo di maggiore oscurità, volle limitare il significato diabolico della Befana attribuendole un’immagine più bonaria collegata alla storia dei Re Magi. Fu così che nacque la leggenda che diede poi origine alla “tradizione della calza”. In seguito, si diffuse la credenza che i Re Magi, in difficoltà nel cercare il luogo di nascita di Gesù, chiesero informazioni ad un’anziana signora che si rifiutò di aiutarli e non volle seguirli per andare a visitare il “bambino”. La donna poi si pentì e dopo aver realizzato un cesto di dolci si mise alla loro ricerca, ma non riuscendo a trovarli si fermava ad ogni casa donando dolciumi a tutti i bambini che incontrava. Da quel momento si diffuse l’usanza di lasciare fuori dalla casa le calze dei bambini, affinché nel suo lungo viaggio la Befana li riempisse di dolciumi e qualche pezzetto di carbone per i bambini “monelli”!

La “Vecia” da bruciare, nel percorso di coaching, può essere raffigurata come tutto ciò che di negativo vi impedisce di raggiungere la felicità e che, “bruciandolo”, eliminerete!

Bene, allora, da Life Coach il mio augurio in questa giornata è: guardate avanti, ponendovi obiettivi di miglioramento e cambiamento, “Brusate la vecia”, ovvero, cancellate ciò che vi rende infelici e iniziate il lavoro di crescita. Fatelo con il coaching: accogliete il cambiamento!!!

Se vi ho incuriosito non perdete tempo, compilate il form e prenotate con me un primo incontro conoscitivo e gratuito!!!

 

 

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