Valorizza le crepe della tua anima

Nella nostra cultura di Occidentali quando un oggetto è rotto: o si può riparare e far tornare come nuovo o deve essere buttato e sostituito. In Giappone, viene utilizzata, invece, una tecnica conosciuta come Kintsugi, letteralmente riparabile con l’oro, che consiste nel riparare gli oggetti di ceramica rotti saldando i pezzi con una colatura di oro, argento o polvere d’oro.

Al di là dello scetticismo con cui noi Occidentali potremmo pensare ad una tecnica simile, la verità è che ne nascono dei capolavori. L’oggetto prima rotto torna a risplendere di nuova vita impreziosito dal pregiato metallo e trasformato in un pezzo unico, non riproducibile, in quanto le crepe risultano ineguagliabili.

Si dà valore all’idea che dall’imperfezione possa nascere una nuova forma di perfezione.

Pensiamo per un istante alla nostra vita non è forse fatta di crepe nell’anima più o meno profonde?

Ora, il problema sta nel non impegnarci ad osservarle, amarle, curarle, perdonarle ecc. Le trattiamo come marchi infami da ignorare passando poi il tempo ad inseguire la perfezione!

Purtroppo, la verità è che le delusioni, gli abbandoni, i piccoli e grandi fallimenti formano nelle nostre vite delle vere e proprie crepe. Avete mai detto o sentito dire: “Mi si è rotto qualcosa dentro; sono a pezzi; mi sento da ricostruire”? Inutilità, solitudine, tristezza ed una sola certezza segnano, allora, le giornate: “Sono da buttare via come una ceramica rotta”.

Pensiamo poi ad un’altra piaga del nostro tempo, alimentata peraltro in maniera spietata dai tanti influencer adesso di moda, il passare del tempo e l’imperfezione estetica come mali da debellare a qualunque costo! Se non riesco ad essere bellissima, con tanti followers e Like l’equazione è presto fatta: “Sono imperfetta e, quindi, da buttare!”

Penso che dovremmo provare ad esercitare una sorta di “Kintsugi dell’anima. Riconoscere, osservare e riempire di comprensione, amore e rispetto le nostre piccole e grandi crepe, consapevoli che fanno parte della nostra storia, ci hanno resi quello che siamo.

Ogni evento, per quanto doloroso, ci insegna qualcosa, ci plasma, ci matura. Quell’imperfezione fisica che tanto odiamo e nascondiamo ci rende diversi, unici.

Se smettiamo di cercare ossessivamente la perfezione e proviamo per un istante a colmare le nostre crepe usando la consapevolezza come strumento d’amore e rispetto verso chi siamo. Se proviamo ad accettarci per come siamo, provando magari a porci obiettivi di miglioramento e crescita personale basati non sulla ricerca della perfezione, ma sull’esaltazione delle nostre qualità, allora, saremo finalmente inondati di amore.

L’amore come l’oro su una ceramica rotta esalta e rende splendida la nostra essenza, ci rende Unici e meravigliosi. Trasformare le crepe in creazioni d’oro è l’unica via possibile per la realizzazione personale e relazionale esattamente come ci ricorda il monaco benedettino Anselm Grün:

“Se ci riconciliamo con le nostre ferite,

esse diverranno una sorgente di vita feconda

per noi e per le persone che ci circondano”.

 Personalmente, ho affrontato, visto, accettato e sto colmando le mie crepe dell’anima lavorando costantemente sulla mia piena realizzazione. Se vuoi fare lo stesso, ma senti di non riuscirci da solo mandami un messaggio cliccando sul link sotto e compilando il form che trovi, oppure, mandami un semplice messaggio WhatsApp al numero: 339 34.11.396. Ti aspetto per compiere insieme un percorso di Coaching.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *